10 curiosità sul Molise che non tutti sanno

Per molti è “la Regione che non esiste”, secondo il New York Times rientra tra i luoghi da visitare nel 2020, il Gambero Rosso ritiene che sia una meta gourmet assolutamente da scoprire: definire con un’unica espressione il Molise è difficile e incerto è anche l’attributo che si adatta meglio al piccolo territorio. Cosa certa, però, è che, come per ogni regione, anche il Molise ha le sue curiosità da raccontare: andiamo a scoprirne dieci.

Greenwich italiana Anche l’Italia ha la sua Greenwich e si trova a Termoli, in basso Molise. Sulla spiaggia del lungomare di Rio Vivo ( precisamente, presso la Marina di San Pietro), si incrociano il 42º parallelo Nord e il 15º meridiano Est, ossia il meridiano che determina il fuso orario dell’Europa centrale. Il meridiano è denominato Termoli-Etna e, nel punto esatto dove c’è l’incrocio, è stata costruita una scultura, intitolata Il Sogno”. Il monumento, alto 7 metri e largo 4, è dedicato all’intelletto dell’uomo e alla sua capacità di rappresentare, misurare e delimitare la terra.


Termoli, Cattedrale di Santa Maria della Purificazione
Foto: Ema Arseni

Ciak si gira Ci sono diversi film girati, in parte o totalmente, nella piccola Regione. Tra questi, “La legge è la legge” con Totò, interamente sceneggiato a Venafro. La città in provincia di Isernia, è stata anche la location di alcune scene del film “…continuavano a chiamarlo Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill. Un altro film famosissimo girato, per gran parte, in Molise è “Non ti muovere”, diretto da Sergio Castellitto e basato sull’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini. In questo caso, le zone coinvolte sono Bojano, Campobasso e Fossalto. Ultimo della lista, il film di Checco Zalone, “Sole a Catinelle”, che ha visto protagonisti di alcune scene i comuni di Casacalenda, Provvidenti, Guardialfiera, Limosano, Montecilfone, Palata e Petrella Tifernina (tutti in provincia di Campobasso).

Totò, Bud Spencer e Terence Hill

A Rejecelle Con questa curiosità torniamo a Termoli, nel cuore del Borgo Antico, dove si trova “A Rejecelle“: il vicolo più stretto d’Italia (misura 41 centimetri ed è lungo 7,88 metri). Il suo nome nasce nel 1799, quando il termine francese rue venne trasformato dai termolesi in  Rejecelle che significa stradina. La leggenda narra che, anticamente, quando due gentiluomini si incontravano uno di fronte all’altro , dovendo stabilire chi dovesse procedere in avanti e chi all’indietro e, data l’impossibilità di girarsi, ricorrevano al galateo: il meno nobile lasciava il passo a quello più altolocato.

Termoli, A Rejecelle

Un Santo in Paradiso Anche per la quarta curiosità dobbiamo prendere come punto di riferimento Termoli e, nello specifico, il suo patrono: San Timoteo. Il martire, discepolo di San Paolo, è citato molte volte nel Nuovo Testamento. In particolare, lo troviamo negli Atti degli Apostoli e nelle Epistole di Paolo che, secondo la tradizione, gli indirizzò anche due lettere. Paolo rimase affezionato a Timoteo per tutta la vita, considerandolo persona capace di rappresentarlo in circostanze delicate per correggere errori e sedare polemiche.

San Timoteo, Cattedrale di Termoli

L’oro bianco Sia nella provincia di Campobasso che in quella di Isernia, vengono raccolte grandi quantità di tartufo bianco. Più di qualche volta, si è trattato di tartufi pregiati per peso. Ultimo esempio, quello, di oltre 670 grammi, trovato a novembre 2019 nella provincia di Isernia.

Museo a cielo aperto La Street Art è oramai di casa in Molise. A partire dal 2011, l’artista Blu, ha realizzato diverse opere a Campobasso. L’ultima, “La cuccagna”, si trova sulla facciata di un palazzo di Via Liguria. Poco distante da Campobasso, Civitacampomarano dove, da quattro anni, si svolge il “Cvtà Street Fest”: un festival di Street Art che vede artisti di tutto il mondo dare nuova vita alle facciate delle vecchie case del paese. Tuttavia, abitazioni con dipinti esterni si possono trovare in molti altri paesi come Montecilfone, Fossalto e Casalciprano (tutti in provincia di Campobasso).

Capracotta Una Start Up che si occupa di acquistare online alloggi turistici ha inserito Capracotta tra le dieci località italiane con i nomi più bizzarri. Nel 2015, inoltre, il paese in provincia di Isernia è stato al centro dei più importanti mass media del mondo per una “nevicata da record“: 256 centimetri di neve in un giorno.

Credit: CNN/Weather

Roccapipirozzi Per i molisani, Roccapipirozzi non è solo una frazione del comune di Sesto Campano ma anche un intercalare utilizzato nei discorsi per indicare un luogo molto lontano: Perché sei arrivato così in ritardo? Arrivi da Roccapipirozzi?


Roccapipirozzi
Credit: Moli.se

Star dal Molise Sono diversi i molisani divenuti famosi in Italia e nel mondo. Tra questi, Benito Jacovitti, uno dei più grandi fumettisti italiani, era di Termoli; il cantante Fred Bongusto, è nato a Campobasso; lo schermidore Aldo Masciotta, era di Casacalenda (CB); il fondatore del giornale “Il Manifesto”, Famiano Crucianelli, è nato da genitori molisani; il “padre” della penicillina, Vincenzo Tiberio, era di Sepino (CB); il padre di Elio Germano è di Duronia (CB); i nonni di Robert De Niro emigrarono da Ferrazzano (CB); Antonio Di Pietro, giudice di “Mani Pulite”, è nato e vive a Montenero di Bisaccia (CB).


Luminarie dedicate a Fred Bongusto, Campobasso
Credit: Quotidiano del Molise

Campane La Pontificia Fonderia Marinelli da oltre mille anni, di generazione in generazione, tramanda l’arte della fusione delle campane. Alla fonderia di Agnone (IS) si rivolgono da tutto il mondo, quando serve una campana straordinaria per sottolineare un evento importante. Così è successo, per esempio, nel 1958 in occasione dei cento anni del Santuario di Lourdes; nel 1961 per il primo centenario dell’Unità d’Italia; nel 1963 per il Concilio Ecumenico Vaticano II; nel 1975 per l’Anno Santo (1975) e nel 1988 per il Santuario di Medjugorje


Papa Francesco rintocca la campana  per l’anno della fede (2015) a lui dedicata
Credit: Fonderia Marinelli

Ludovica Colangelo

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